L’asseverazione del business plan è sostanzialmente una certificazione del progetto presentato dalla società e un’ attestazione circa la sua sostenibilità economica e finanziaria. Il business plan e la sua successiva asseverazione vengono richiesti in tutte le gare di partenariato pubblico privato e nelle proposte di progetti non inseriti nella programmazione triennale dell’amministrazione pubblica. L’asseverazione verifica in buona sostanza le seguenti fattispecie:
1) la fattibilità economica e finanziaria di un progetto imprenditoriale. Verificare la realizzabilità economica e finanziaria di un business, sottende al controllo in merito alla redditività o meno del progetto stesso nel medio/lungo periodo che è spesso di difficile prevedibilità;
2) l’analisi dell’attività nella sua integrità. Il business plan è un vero e proprio indicatore, un mezzo di orientamento per l’impresa, in cui si sintetizzano: gli obiettivi di medio periodo, le strategie che si vogliono attuare per il conseguimento degli stessi, i piani strategici, e in cui sono espressi dati previsionali sia economici che finanziari che si prevede di conseguire nel medio-lungo termine.
Quali soggetti possono rilasciare l’asseverazione?
Come disposto dell’art. 183, comma 9, del D.Lgs. 50/2016 (Codice dei contratti), l’asseverazione del business plan può essere rilasciata dalle società di revisione iscritte ai sensi dell’articolo 1 del decreto legislativo 23 Novembre 1939, n. 1966. Non dunque da società finanziarie ne fiduciarie ma esclusivamente da società di revisione. Recenti orientamenti giurisprudenziali ne hanno consentito la redazione anche alle società di revisione iscritte al Ministero delle Economia e Finanze anche se attualmente le uniche abilitate sono quelle sottoposte al controllo del MISE (Ministero Sviluppo Economico) ai sensi del sopra citato comma 9.
La redazione di un business plan, corredata dalla bozza di convenzione, dello studio di fattibilità e dalla asseverazione del piano economico-finanziario, rappresenta dunque un elemento di cruciale importanza nel percorso di realizzazione di una proposta di finanza di progetto.
La stazione appaltante (Amministrazione comunale) ha infatti l’esigenza, al fine di valutare il mercato ove il progetto/proposta verrà realizzato, di capire se vi sono le condizioni e soprattutto il reale fabbisogno nel territorio ove il progetto andrà ad operare e quali sono le possibilità di autonoma sostenibilità economico finanziaria dello stesso. Per tale motivo la presentazione della proposta andrà integrata con i documenti di cui sopra. In particolare l’asseverazione del business plan che ne dimostri la sostenibilità sia finanziaria che economica (ovvero la prerogativa del progetto di stare “in piedi autonomamente”).
La società che vuole partecipare alla gara, o presentare una proposta ex art. 183, comma 15 del codice appalti, avrà di converso l’esigenza di sapere preventivamente la redditività del suo progetto e dunque la remunerazione del capitale investito o, viceversa, dovrà capire primariamente il
mercato in cui si vuole operare per valutare quale modalità di business realizzare, per procedere, successivamente, alla richiesta di asseverazione di business plan.
Talvolta, come è il caso per le concessioni di lavori/servizi o per il project financing, la formulazione di uno studio di fattibilità e di un business plan non solo sono di ausilio, ma costituiscono elementi di obbligatori per la presentazione della proposta per la nomina quale soggetto promotore e il piano economico finanziario sarà richiesto asseverato da un istituto di credito o da una società di revisione.
Come detto poc’anzi sovente la pubblica amministrazione richiede l’asseverazione del piano economico finanziario per avere un ulteriore controllo ed opinione circa la correttezza dell’operazione nel suo complesso, in altre parole l’asseverazione di business plan è anche la verifica in merito alla correttezza algebrica degli importi totali rappresentati e, sulla base delle assunzioni del progetto fornite, che il PEF, sia strutturalmente corretto.
Per concludere
Il rilascio dell’asseverazione di business plan è dunque finalizzato:
• a verificare la fattibilità del piano strategico;
• alla presentazione di proposte a norma dell’art. 183 comma 15 del D.lgs 50/2016 che richiedono l’asseverazione di business plan;
• alla partecipazione a gare, qualora il bando preveda la predisposizione di un piano economico finanziario asseverato da una banca o da una società di revisione.
Infine si ricorda l’asseverazione del business plan è un documento per il rilascio del quale è richiesta la natura di società di revisione, ancora da stabilire se ne faranno tutte o solo alcune, o di istituto di credito. Non sono ammesse invece le società finanziarie e fiduciarie che non sono richiamate dall’art. 183 comma 9.